Nel Parco de La Martina, la miniera di Gurlano (o Sasso Gurlino) con attigua discarica, può essere oggi definita non più di un saggio minerario, in pratica una galleria di esplorazione di 55 metri, scavata con esito negativo nel 1902 nella roccia ofiolitica. Questa galleria di assaggio fu creata in concomitanza ai tentativi di riattivazione delle miniere di Bisano e Sassonero, a seguito della loro chiusura ed ulteriore revoca di concessione risalente al 1885. Negli anni 1900-1901 e 1902, dopo il rincaro del prezzo del rame, esse vennero parzialmente riattivate dal Sig. Cesare Farnè e dal Conte Giovanni Codronchi di Imola con concessioni minerarie separate. Dopo questi tentativi in queste tre zone nessuno si è più interessato a tali lavori, ad eccezione della ricerca a carattere collezionistico, all’interesse naturalistico e biospeleologico dell’area.
A fine novembre 2019 si è concluso il cantiere dei lavori presso il Parco de La Martina (Comune di Monghidoro) previsti dal progetto GAL “Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali del 2018 (PSR 2014-2020) Misura 19-TIPO OPERAZIONE 8.5.01. Il Parco, grazie anche al lavoro dei volontari, è ora dotato di una buona sentieristica e sono ben visibili e accessibili molte pozze e aree umide. E’stata valorizzata anche l’area del geosito di Monte Gurlano con la relativa miniera.